In quattro anni il suo calzaturificio è diventato la casa delle sneakers, le scarpe sportive che vanno sotto tutto, dal jeans al gessato. E il fatturato è raddoppiato: dai 32 milioni nel 2001 ai 65 milioni dell'anno scorso. «Quest'anno supereremo 85 milioni», assicura Maurizio Pizzuti. È sua la Zeis Excelsa: il nome dice poco ma dentro l'azienda ci sono il marchio di casa Docksteps e poi Dirk Bikkembergs, Pirelli PZero, Merrell e molti altri, fino alle calzature Harley Davidson, una chicca per un appassionato come Pizzuti, che la domenica va in giro con la sua per le colline marchigiane.
Due terzi del giro d'affari vengono dai marchi «esterni». C'è la produzione di PZero, le scarpe disegnate da Alberto Del Biondi per Pirelli, innovative nel design e nei materiali. E c'è la licenza Bikkembergs: la produzione per lo stilista belga è passata in tre anni da 40mila a 700mila paia. Con il marchio americano Merrell, invece, l'accordo è di distribuzione su mercato italiano. Lo stesso sistema serve per Pony, marchio americano in cerca di rilancio.
Alle sneakeres è dedicato anche il progetto di retail più importante, quello delle Zeis house che cresceranno (domani ne sarà inaugurata una in via Filangieri a Napoli) al ritmo di tre-quattro l'anno, in Italia e all'estero, dove l'azienda realizza il 40% del fatturato e vuole crescere. Anche nella produzione. In Slovacchia Pizzuti è arrivato dieci anni fa ma resterà probabilmente l'unico stabilimento di proprietà all'estero.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 22/03/05 a cura di Pambianconews