Adesso la Cina imita anche le Fiere. E così la città di Yiwu diventa Verona. O meglio: «la Verona d'Oriente», come si legge in una pagina del catalogo di Shanghaitex, che pubblicizza l'esposizione internazionale della maglieria, dei filati e dell'industria meccanica al servizio della filiera tessile che si tiene appunto a Yiwu, nel cuore della provincia di Zhejiang, vicino a Shanghai.
Verona ospita il Salone internazionale dei filati e della tecnologia per l'industria della calzetteria e del seamless (tessuti senza cucitura), considerato la più grande fiera mondiale di questo settore. La manifestazione, denominata Fast e organizzata da Eventi Moda, si tiene ogni quattro anni nella città scaligera, che dal 16 al 19 marzo accoglierà l'edizione 2005.
Luigi Ciocca, titolare dell'omonima azienda bresciana e presidente di Eventi Moda, è drastico: «Qualcuno deve avere il coraggio di dire che il mondo è cambiato e fra qualche anno i piccoli produttori senza un marchio forte, un prodotto di fascia alta e con un contenuto di moda, non ci saranno più, perché non possono competere con i costi dell'Europa dell'Est, della Turchia e soprattutto della Cina. Meglio perciò puntare almeno a salvare il design, il marketing, la distribuzione. Altrimenti rischiamo di fare la fine degli inglesi, che hanno perso tutto, anche i marchi», afferma.
Estratto da Corriere della Sera del 11/03/05 a cura di Pambianconews