Il momento dello spin off è arrivato. Lunedì |
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E' stato di parola con il mercato il presidente della Marzotto, Antonio Favrin (nella foto), che poco prima di Natale, quando la decisione di effettuare lo spin off era già più di un'ipotesi, aveva detto che il consiglio di amministrazione avrebbe affrontato il delicato problema entro il mese di marzo. Era stato lo stesso presidente del gruppo di Valdagno ad affermare a questo giornale che l'operazione di divisione delle attività ha come obiettivo quello di creare un «gruppo più snello e più aperto, in grado di affrontare le sfide che attendono il gruppo Marzotto a livello mondiale».
Da Valdagno parlano di un obiettivo di sviluppo, senza alcun intento di delisting della Marzotto che infatti resterà quotata a prescindere dal contenuto della nuova società che sbarcherà in Borsa. L'intento è quindi industriale, separando dapprima e reimpostando poi le attività del tessile e quella dell'abbigliamento, identificando meglio per ciascuna le rispettive aree di sviluppo. In pratica, nel tessile saranno veicolate tutte le attività che riguardano i tessuti lanieri, cotonieri e i filati in genere (in questo ambito verrà ricompresa la quota del 33% posseduta in Linificio), nell'abbigliamento le attività più legate al vestire e al mondo della moda.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 11/03/05 a cura di Pambianconews