I francesi prendono stilisti e manager italiani, mentre nei grandi gruppi del made in Italy entrano con successo talenti creativi nati o cresciuti sulle rive della Senna. Lo scambio di cortesie tra noi e i cosiddetti cugini d'Oltralpe ha già prodotto ottimi risultati per esempio con Antonio Marras alla direzione artistica di Kenzo oppure con Roberto Menichetti che oggi a Parigi presenterà la sua seconda collezione per Celine.
Come se questo non bastasse Ungaro, griffe controllata da Ferragamo, ha scelto il parigino Vincent Darrè per disegnare il prêt-à-porter della maison al posto di Giambattista Valli che venerdì debutta con la sua linea prodotta dal Gruppo Gerani. Invece Martin Margiela, misterioso designer belga che non si è mai fatto intervistare da nessuno, ha ceduto il controllo della sua maison alla Staff International di Renzo Rosso, vulcanico fondatore del Gruppo Diesel.
Cambiato in meglio (ammesso che sia possibile migliorare qualcosa che nel suo genere è sempre stato perfetto) anche il lavoro di Margiela. «Il nostro sogno adesso è fare l'alta moda, entro un anno dovremmo essere pronti» ha detto Renzo Rosso mostrando con entusiasmo tanto irrefrenabile quanto giustificabile la nuova sede della maison.
Estratto da Il Giornale del 3/03/05 a cura di Pambianconews