La settimana della moda milanese rischia di trasformarsi un una «quattro giorni». O almeno è quello che vorrebbe Condé Nast, la casa editrice di Vogue. Anna Wintour, direttrice della bibbia della moda americana, e la sua omologa italiana, Franca Sozzani, in un incontro a porte chiuse con il presidente della camera della moda Mario Boselli hanno chiesto di concentrare in soli quattro giorni le sfilate dei sei-otto nomi che contano.
Boselli ha accolto con freddezza la proposta. Per il presidente della Camera della moda, che ha comunque promesso di discutere la questione con gli associati, il problema è anche quello delle sovrapposizioni con gli Oscar. La fattibilità di una soluzione alternativa all'attuale dipende anche dalle date degli Academy Awards a Los Angeles, che richiedono la presenza della stampa di settore e l'impegno degli stilisti più gettonati dalle star americane.
Per Tonino Perna, a capo di It Holding che possiede il marchio Gianfranco Ferré e produce, tra l'altro Versace e Roberto Cavalli, «è una proposta che penalizzerebbe gli stilisti minori, che invece vanno sostenuti perché spesso sono loro a garantire il ricambio generazionale alle direzioni creative delle grandi maison». E per Roberto Cavalli «è vero, i giorni sono tanti, ma basterebbe che a Milano non sfilassero gli stranieri per ridurre la durata della manifestazione. Sono favorevole ad aiutare i piccoli, purché siano italiani».
Estratto da Finanza&Mercati del 25/02/05 a cura di Pambianconews