“Ogni grande Paese europeo ha una industria di eccellenza, noi no. Ora c'è ottimismo sulla Fiat ma il tessuto produttivo è comunque in difficoltà”.
Signor Ministro, sembra Lei ignori che esiste un'industria che, proprio perchè italiana, sa ottenere un maggior valore aggiunto rispetto al resto del mondo: la moda!. Se la nostra impresa della moda non fosse eccellente, nessun consumatore riconoscerebbe un premium price ai nostri prodotti; invece lo fanno tutti i Consumatori, di ogni censo e Cultura, e questa è la miglior dimostrazione che l'impresa della moda italiana è un Valore con la lettera maiuscola, per il mondo intero.
Oggi è di moda parlare della crisi del Tessile/Abbigliamento; ancor più delle Calzature. Vorrei chiederLe, Sig. Ministro, che ne sarebbe se i tanto da Lei decantati settori… L'industria dell'Auto tedesca, la Grande Distribuzione francese, le Banche olandesi e la Nokia finlandese fossero obbligati a competere con regole che ne tagliano il 39,75 all'esportazione; al contrario se la mia impresa vuole vendere in Cina (il mercato del futuro!) i nostri prodotti sono soggetti al 35 % di dazio.
Di chi è la colpa ?? Degli imprenditori o dei nostri politici che non sanno difendere i diritti di più di 900.000 addetti diretti del settore moda ? Le ricordo inoltre che i nostri Imprenditori sono pure impegnati a pagare l'energia 3 volte rispetto la Francia, a pagare una tassazione più che doppia rispetto all'Irlanda.
Solo pochi giorni fa II Sole 24 Ore ricordava che bastano le Calzature, i Pellettieri, gli Orafi e gli Occhiali per surclassare per creazione di valore aggiunto l'intero settore dell'industria aeronautica francese con il suo decantato distretto di Tolosa. Se poi aggiungiamo anche il settore del tessile/abbigliamento, di gran lunga maggiore, anche Lei Signor Ministro dovrebbe sentirsi in dovere di organizzare uno, cento, mille eventi per la presentazione delle nostre nuove collezioni. Tra l'altro create, sviluppate e prodotte senza incentivi o finanziamenti !!!.
Signor Ministro, Lei mi permetterà di chiedere scusa per non aver ancora ricordato tutti gli altri operatori di settore che, vivendo di moda, ne partecipano i successi: mi riferisco soprattutto alla meccanica che ci fornisce i migliori macchinari dalla produzione dei filati al trattamento del capo; alle migliaia di imprese industriali ed artigiane che lavorano per le nostre società; ai disegnatori, agli stilisti ed ai ricercatori che, in silenzio operano tirandosi su le maniche quotidianamente.
Antonio Bonazzi, presidente Sez. Tessili non Lanieri Assindustria, vicepresidente Assindustri VR
Estratto da Il Sole 24 Ore del 19/02/05 a cura di Pambianconews