Vivere crescendo a doppia cifra: dopo lo strappo dell'anno scorso, Bulgari ci riprova e per quest'anno stima una crescita del 10-12% dei ricavi, che le vendite d'inizio 2005 sembrano confermare, e leggermente superiore per i profitti. Il target di crescita aggressivo sarà supportato da forti investimenti pubblicitari, oltre l'11% del fatturato. Per quanto riguarda il bilancio del 2004, gli utili dovrebbero aumentare del 14%, cioè due punti percentuali in più rispetto ai ricavi. «Il successo in Giappone, afferma Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari e azionista, sta nella gestione accurata della nostra immagine: fino a 18 mesi fa Bulgari vendeva solo attraverso i propri negozi, senza utilizzare il canale wholesale e senza ricorrere a licenze. In Giappone Bulgari è un brand formidabile, che investe molto in pubblicità e dispone di 32 negozi di proprietà».
Il trend continuerà anche nel 2005?
I primi dati sono estremamente incoraggianti.
E negli Usa?
Le prime cinque settimane lasciano molto ben sperare, come del resto in tutto il mondo, malgrado il dollaro debole imponga di aumentare i prezzi per difendere i margini.
Dopo un biennio di crisi, l'orologeria, un mercato competitivo e presidiato da brand prestigiosi, ha dato segni di risveglio: i vostri ricavi sono saliti del 5 per cento. Vi aspettavate di più?
Siamo soddisfatti del +9% a cambi comparabili. Ma se guardo al seld out dei 115 negozi di proprietà, il vero termometro, la crescita è stata a doppia cifra. In altre parole, l'interbusiness è andato molto bene e il wholesade meno, perché abbiamo chiuso una serie di retailer che facevano troppo “parallelo”: anzichè rivendere al pubblico locale, rivendevano a gruppi preferenziali.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 21/02/05 a cura di Pambianconews