A Firenze è la volta di Pitti Immagine Filati, la rassegna dedicata ai filati da maglieria giunta all'edizione numero 56: partecipano 96 marchi, di cui 13 esteri, mentre nella sezione Fashion at Work, dedicata alle attività complementari e alle innovazioni tecnologiche, parteciperanno 42 marchi equamente divisi tra italiani e stranieri.
L'ultima ricerca del Centro Studi Smi per Pitti Immagine evidenzia un contenuto aumento del fatturato (2.804 milioni di euro, +0,3%), il primo dopo due anni di caduta libera: dal 2001 l'attività è calata di circa 850 milioni. E mentre i dati sulla domanda interna restano poco incoraggianti, è l'export il motore del recupero (904 milioni, +9,6%): i movimenti verso l'estero hanno premiato soprattutto i filati cardati (+13,3%) nei quali è specializzato il distretto pratese, mentre per i filati pettinati del biellese è stato un altro anno difficile (+1,4%).
Anche le mosse di alcune aziende evidenziano la nuova centralità dell'export: proprio due produttori pratesi, Lineapiù e Filpucci, hanno firmato accordi per aprire stabilimenti in Cina. Le aziende sostengono che la loro scelta non è dettata dalla logica della delocalizzazione, ma dalla necessità di avere insediamenti produttivi più vicini ai mercati emergenti: si tratta, in parte, anche di contromisure per un 2005 che, con la fine dell'accordo Multifibre che limitava l'import dalla Cina, e l'Euro forte che pesa sui mercati internazionali, si preannuncia come un altro anno difficile.
Estratto da Apcom del 3/02/05 a cura di Pambianconews