Il gruppo Miroglio è pronto a lanciare un grande piano di investimento focalizzato sull'apertura, nell'arco di quest'anno, di 150 punti vendita all'estero. «Tutto autofinanziato» precisa l'amministratore delegato Edoardo Miroglio. Nello stesso tempo aumenta la presenza diretta in Cina con l'acquisto del 20% del capitale della Yonglong, azienda tessile quotata a Hong Kong con un fatturato di oltre 50 milioni di euro. Un'operazione che segue a breve distanza l'acquisto del 50% della Elegant Prosper Garment, che produce e distribuisce capi di abbigliamento.
«Entrare direttamente nelle aziende ci aiuta a capire come funzionano le cose» spiega Miroglio. Nel mirino ci sono imprese di distribuzione e confezione. Il nuovo impulso a investire, dopo un certo rallentamento nel 2004, nasce anche da un minor pessimismo sui mercati. L'anno scorso è andato meno peggio delle previsioni, sostiene l'amministratore delegato, anche se la produzione resta un problema difficile.
Il fatturato consolidato (riferito alle sole società controllate al 100%) è stato pari a 875 milioni (883 il valore della produzione complessiva) in calo dello 0,8% rispetto allo stesso dato dell'anno precedente. A soffrire di più sono state le vendite all'estero (-28%) mentre quelle in Italia hanno fatto segnare una crescita del 7,8%. In calo anche il cash flow (-8%) che rappresenta il 16,2% dei ricavi, mentre l'utile netto, assicura Miroglio, sarà superiore ai 56,2 milioni dell'anno precedente.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 2/02/05 a cura di Pambianconews