Neppure i francesi, sempre un pò gelosi, sono riusciti a negare che Armani Privé, la nuova attesissima alta moda di Giorgio Armani, era l'evento più atteso di questa stagione di haute couture parigina. E così è stato. Armani ha scelto un loft sobrio per presentare in chiave moderna una moda ricca e preziosa, tutta da sera. “Questo loft, ha spiegato Armani, rappresenta la modernità. Volevo fare una cosa nuova, l'atelier con gli stucchi è roba finita, avrebbe disturbato il rigore dei miei vestiti puliti, del mio bianco e nero. I miei collaboratori erano perplessi, volevano che tenessi conto della “coquetterie” cui sono abituate le clienti dell'alta moda. Ma io ho preferito cambiare registro”.
“Se parliamo di alta moda, Parigi è irrinunciabile. Ed io, arrivato a 70 anni, mi sono concesso questo regalo. Per tanto tempo si è tentato di dissacrare la donna e io ho detto basta, voglio che sia bellissima. Abbiamo rinnovato spudoratamente la moda ogni sei mesi, ora voglio che almeno una parte della clientela abbia qualcosa che resta. Mi sono dedicato tanto, negli ultimi cinque anni, ad espandere le altre iniziative, a curare la società Giorgio Armani, che ormai è ben forte. Mi mancava questo recupero dell'alta moda, questo discorso che va al di là della portabilità”.
Quello di Armani con l'alta moda vuole essere un appuntamento costante: “a luglio ci sarò di nuovo, questo non è stato un colpo di teatro. Non conto certo su Armani Privé per aumentare il fatturato, ma conto sul fatto di non perderci. E poi, vedete anche voi, siete tutti qui, ne parlate, ne scrivete…”.
Estratto da Ansa.it del 24/01/05 a cura di Pambianconews