Nonostante un leggero rallentamento, è continuato anche l'anno scorso il processo di concentrazione nell'industria della moda e del lusso. E a far la parte del leone, con la partecipazione a 33 operazioni sulle 170 realizzate in tutto il mondo nel 2004, sono stati fondi di private equity e merchant bank.
L'analisi delle iniziative di merger e acquisition realizzate nei diversi settori della moda è stata realizzata dalla società di consulenza Pambianco Strategie di Impresa. «Nel 2004 le operazioni di M&A sono state complessivamente 170, spiega il presidente, Carlo Pambianco, rispetto alle 173 dell'anno precedente. È vero che c'è stato un rallentamento, ma il numero continua a restare elevato». Negli ultimi sei anni le operazioni sono state complessivamente 999. «Certo, aggiunge Pambianco, va anche detto che negli ultimi tempi alcune concentrazioni sono state un po' “forzate” da situazioni di difficoltà delle aziende».
Sono state le aziende di abbigliamento (26 operazioni) e dello sportswear (23 operazioni) al centro dell'interesse degli investitori, segno anche del peso più forte che questi settori rivestono nel sistema moda. Da segnalare, però, secondo Pambianco, anche le 15 operazioni nel comparto tessile: in Italia Ecafil Best ha acquisito Conti Yarns, Emmetex ha rilevato Masterloom. Sono poi 23, soprattutto all'estero, le iniziative che hanno interessato la distribuzione, nei diversi settori: in Italia, Hopa ha rilevato il 33% di Fashion district, L capital con Euromobiliare i punti vendita per gioielli Stroili oro, l'italiano Borghetti la catena KeNvelo (abbigliamento) nella Repubblica ceca, mentre il fondo Usa Tuscan ha preso Giacomelli.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/01/05 a cura di Pambianconews