Interrogato, non risponde. Non su questo almeno. Perché su tutto il resto, invece, Alessandro Benetton non ha mai avuto problemi a parlare, anche a raccontarsi, pur calibrando con attenzione le sue uscite pubbliche. Abituato alla visibilità, estesa negli ultimi anni dalle pagine della finanza e dell'economia anche a quelle della cronaca per via della sua relazione con una sciatrice del calibro di Deborah Compagnoni (da cui ha avuto due figli), il «giovane» Benetton, come ancora viene definito nonostante compia quest'anno i 41, di quello che è uno dei passaggi più importanti che lo riguarda non ha mai voluto parlare.
Sarà lui il successore di suo padre Luciano in Benetton? Secondo tutti i pronostici, sì. Ma Alessandro ancora pochi mesi fa a domanda rispondeva: «Non reputerei dignitoso per il prossimo periodo parlare di nient'altro che di 21 Investimenti». Cioè della società di private equity che da 10 anni rappresenta il suo impegno principale. E questo continua a rispondere oggi in privato. Eppure il percorso per fargli assumere un peso maggiore nell'azienda che è il cuore del gruppo veneto è avviato da tempo. E avrà un suo momento-cardine il prossimo maggio, quando l'assemblea approverà l'inserimento in organigramma di un secondo vice presidente, modifica statutaria già deliberata dal consiglio di amministrazione.
Estratto da CorrierEconomia del 20/12/04 a cura di Pambianconews