Per i superstiziosi il 17 non è un bel numero, ma per la realtà la diciassettesima boutique di A.testoni in Cina segna un traguardo di successo. La recente apertura di un flagship a Shangai rappresenta infatti una scommessa vinta. In un periodo in cui il Paese del Sol levante è diventato meta di sbarco, la presenza dell'azienda bolognese impersona ancor di più un portabandiera del Made in Italy.
E' decennale infatti l'esperienza in questo Paese di A.testoni, dove la griffe è annoverata nell'Olimpo dei cinque brand del lusso maggiormente presenti sul mercato cinese, e dimostra come la lungimiranza stia premiando i primi che hanno trovato un approdo promettente in un mercato che, secondo i dati di Merrill Lynch, nel 2004 ha rappresentato l'11% del fatturato mondiale dei beni di lusso e che nel 2009 arriverà a rappresentarne il 20%, avvicinando così gli Usa che oggi coprono il 24%.
L'azienda, capillarmente presente su tutti i mercati principali del lusso, conta nel mondo 68 monomarca e stima di chiudere il 2004 a quota 35 milioni di euro, con una crescita dell'8% rispetto allo scorso esercizio.
Estratto da Modaonline.it del 10/12/04 a cura di Pambianconews