I fratelli Bulgari collocano circa il 2% del capitale e il titolo scivola in Borsa. Il presidente Paolo e il vicepresidente Nicola, che con l'amministratore delegato Francesco Trapani partecipano a un patto di sindacato che mantiene il 51,9% della società, hanno ceduto 5,9 milioni di titoli a investitori istituzionali a un prezzo di poco superiore a 8,6 euro.
L'operazione ha inciso direttamente sul titolo che ieri a fine seduta si è fermato a 8,60 euro, in calo del 3,03 per cento. Calo giustificato dal placement, quindi? In realtà, secondo alcuni operatori l'alleggerimento della non può essere il solo motivo del ribasso, anche perché non ha alcun effetto sulla gestione o sugli assetti proprietari.
A pesare sul titolo sono state le prese di beneficio (lunedì Bulgari aveva guadagnato oltre il 2%) in una giornata di listino non brillante, nonché i timori legati al calo di fiducia dei consumatori americani. Timori anticipati qualche giorno fa da Ubs che ha tagliato il rating del titolo a reduce. A sua volta, Rasbank ha giudicato neutral il titolo con target price a 8,36 euro.
Estratto da Finanza&Mercati del 1/12/04 a cura di Pambianconews