Consumato il divorzio da Auchan che porterà nelle casse di Ifil circa 600 milioni di plusvalenza per la cessione del ramo alimentare, la vendita di Rinascente entra nel vivo. I tempi sono stretti, tanto che entro il 24 novembre arriveranno sul tavolo di Lazard, advisor della holding della famiglia Agnelli, le manifestazioni d'interesse (per ora non vincolanti) per i department store Rinascente e Upim, mentre il closing dell'operazione è previsto per febbraio. I potenziali acquirenti non mancano.
In prima fila ci sarebbero gruppi d'Oltralpe e gli spagnoli di Zara, oltre ad alcuni fondi di private equity e a gruppi del settore immobiliare. Il motivo di tanto interesse sta nel potenziale di crescita in Italia del settore della distribuzione non alimentare, potenziale in buona parte ancora inespresso.
Sotto questo profilo Rinascente e Upim, grazie anche alla qualità del management che fa capo all'amministratore delegato Giovanni Cobolli Gigli, rappresentano un asset strategico per la conquista del mercato italiano e la spagnola Zara, dopo il boom registrato con l'apertura dei negozi monomarca, sembra intenzionata a non lasciarsi sfuggire l'occasione di conquistare una posizione di primissimo piano nella distribuzione multimarca. La battaglia per la conquista di Rinascente, dunque, si preannuncia molto dura, per la felicità del venditore.
Estratto da Finanza&Mercati del 12/11/04 a cura di Pambianconews