Fila sfida Adidas e Nike a colpi di made in Italy. L'azienda di sportswear italiana controllata fino allo scorso anno da Hdp, dopo essere stata comprata dalla società americana Sport Brands International (Sbi) per 351 milioni di dollari, si rimbocca le maniche e dichiara guerra ai due leader indiscussi del settore. «Punto di forza della nuova strategia sarà l'italianità del prodotto, sia dal punto di vista qualitativo sia produttivo, ha spiegato Carlo Perini, direttore marketing di Fila. Abbiamo già trasferito il reparto scarpe a Montebelluna, proprio nel distretto veneto specializzato nelle calzature».
Per alzare il target dei consumatori, tra le priorità del nuovo management, c'è anche la selezione dei canali distributivi con conseguente chiusura di tutti i punti vendita non idonei. «Lo scopo è eliminare il mass market per far crescere il retail in franchising e aiutare il marchio a non perdere la sua coerenza, continua Bruno Tufari, managing director europeo di Sbi, In Italia, primo mercato in Europa con 60 milioni di euro di fatturato, questa strategia sta già funzionando: gli attuali 48 negozi monomarca sono destinati a diventare 150 entro il 2008. E sulla stessa scia si dovrebbero muovere anche Germania, Inghilterra e Francia».
Estratto da Finanza&Mercati del 12/11/04 a cura di Pambianconews