«La quotazione non è una necessità strategica per Geox, ma ci servirà per dare maggiore visibilità all'azienda e per dare maggiore solidità al gruppo». L'inventore della scarpa che respira e fondatore di Geox, Mario Moretti Polegato, commenta così l'imminente sbarco in Borsa della sua creatura. Il debutto sul listino milanese è fissato per il primo di dicembre, mentre l'Opvs partirà il 15 novembre per concludersi il 26. In tutto verranno collocate 65 milioni di azioni, di cui 8,5 milioni provenienti da un aumento di capitale. L'offerta globale è così ripartita: il 75% delle azioni è destinato agli investitori istituzionali e il restante 25% al pubblico indistinto. In caso di integrale esercizio della greenshoe, il flottante potrebbe arrivare al 29 per cento.
Intanto Polegato non esclude di reinvestire le risorse incassate con l'Ipo nella stessa azienda. «Non intendo diversificare i miei interessi e non esiterò a utilizzare questo danaro anche per il gruppo, se servirà», ha detto infatti il presidente aggiungendo che il suo progetto è «far diventare Geox la numero uno nel mondo per le scarpe a valore aggiunto». Meno chiara la valorizzazione dell'azienda, stimata attorno ai 2,5 miliardi. Polegato si è limitato a dire che «non dovrebbe essere difficile calcolarla, se si guarda ai tassi di crescita e alle prospettive per gli anni a venire».
Estratto da Finanza&Mercati del 6/11/04 a cura di Pambianconews