«Stiamo cercando di riempire un vuoto che si è creato, conseguenza dei processi di trasformazione strutturale in atto nell'economia della provincia. Il problema è come affrontare un grande cambiamento: il passaggio di almeno parte della forza lavoro dall'impresa manifatturiera al terziario». Andrea Tomat, presidente dell'Unione industriale di Treviso nonché numero uno del gruppo Lotto-Stonefly, commenta così l'accordo raggiunto nei giorni scorsi con Cgil, Cisl e Uil.
La delocalizzazione è davvero inevitabile?
In molti casi è l'unica possibilità che hanno le aziende per reggere la competizione internazionale.
Qual è il rimedio alla perdita dei posti di lavoro?
Per quanto riguarda le imprese non ci sono alternative: devono adeguarsi alle necessità imposte dalla competizione internazionale. Il rimedio agli esuberi è fare in modo di riconvertirli in altre attività. Certo non è facile perché, come è sottolineato nel documento, i cambiamenti sono fonte di preoccupazioni familiari, incertezze sociali, paure per il cambiamento, difficoltà reali per i segmenti del mercato del lavoro coinvolti più intensamente. Ma la strada è obbligata: i lavoratori devono accettare di passare dall'industria al terziario. Occorre cambiare mentalità. Attualmente, invece, c'è una certa rigidità, che va superata.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/10/04 a cura di Pambianconews