Dopo una lunga serie di trimestri negativi (a volte caratterizzati da cali a due cifre), fra aprile e giugno di quest'anno la produzione italiana di tessuti serici ha evidenziato chiari segnali di assestamento, portando quasi in equilibrio il bilancio produttivo dei primi sei mesi del 2004; le stime delle aziende sull'evoluzione a breve termine del settore sono inoltre, per la prima volta dopo circa tre anni, orientate positivamente: l'incremento della raccolta ordini registrato nel secondo trimestre lascia infatti intravedere la possibilità, nei mesi finali dell'anno, di iniziare a recuperare parte del terreno perso nell'ultima lunghissima fase recessiva.
Questi in sintesi i principali risultati ottenuti grazie alla consueta indagine congiunturale effettuata da Sistema Moda Italia e dall'Unione Industriali di Como.
Nel dettaglio, il secondo trimestre dell'anno è stato archiviato con un mercato nazionale in sensibile ripresa (+7,8%), mentre il mercato estero ha continuato a perdere quota (-5,4%), come già da alcuni trimestri. Se espresse in quantità (metri), invece, le vendite complessive di tessuti serici italiani hanno mostrato una diminuzione di poco inferiore al 5% a causa del perdurante andamento sfavorevole delle produzioni di fibre chimiche continue (quelle più rilevanti in termini quantitativi).
I risultati settoriali complessivi hanno fatto sintesi, come di consueto, di situazioni diversificate nei tre comparti produttivi.
In particolare, il tessuto per abbigliamento femminile, la componente di gran lunga più significativa, ha chiuso il secondo trimestre 2004 con una riduzione del fatturato del 2,1%, risultato di andamenti dicotomici sul mercato nazionale da una parte (+8,7%), e sui mercati esteri dall'altra (-9,9%). La raccolta ordini è comunque risultata positiva (+1,7%) ponendo basi finalmente più favorevoli per le (determinanti) produzioni del secondo semestre destinate alla stagione estiva.
Fra aprile e giugno il fatturato dei tessuti per cravatteria è cresciuto del 2%: si tratta del primo dato positivo dopo 15 trimestri consecutivi caratterizzati dal segno meno. Sia il mercato interno (+2,5%), sia il mercato estero (+1,5%) hanno infatti mostrato i primi tenui segnali di recupero, pur se all'origine del risultato finalmente favorevole si trova anche l'effetto prezzo generato dall'incremento delle quotazioni cinesi della seta greggia del secondo semestre 2003. Al risultato complessivo ha contribuito positivamente anche il sostanziale assestamento della produzione di articoli stampati dopo un lungo periodo recessivo.
Anche l'accessorio tessile femminile ha conseguito un risultato positivo, almeno in termini di fatturato (+7,6%), dopo numerosi trimestri negativi. Il recupero sul mercato italiano ha sfiorato il 29%, ma anche dai mercati esteri sono giunti spunti positivi (+2,7%).
Un'altra news incoraggiante fa riferimento alla raccolta ordini: nel secondo trimestre, infatti, si è assistito ad un incremento del 19% circa. Un ottimo segnale per la seconda metà dell'anno, quella decisiva per il mercato dell'accessorio tessile.
Si segnala infine che, nel secondo trimestre di quest'anno, la produzione di foderame ha anch'essa recuperato terreno (+9,1%), mentre negativo è risultato il bilancio produttivo dei tessuti stampati/mare (-6,4%).