I gioielli danno lustro al lusso. La settimana che precede le sfilate milanesi (si parte il 25 settembre, chiusura il 3 ottobre) rivela un panorama in cui permangono ampie zone d'ombra nel made in Italy, certificate dalle parole del presidente della Camera nazionale della moda, Mario Boselli: «Nel settore ci sono ancora difficoltà e crisi nascoste che potranno esplodere a breve, probabilmente con l'arrivo di Basilea II».
A livello europeo con Lvmh e soprattutto Richemont in gran spolvero, che così consolidano la ripresa dell'indice di settore (il Bloomberg Fashion Europe è in continua salita dopo i minimi raggiunti a cavallo di ferragosto). E a livello italiano con Tod's e Bulgari. Per i due gruppi d'Oltralpe e per il marchio romano l'accelerazione è avvenuta grazie, appunto, a un netto ritorno di interesse per orologi e gioielleria. Soprattutto da parte dei consumatori americani e giapponesi.
Dopo Marzotto e It Holding, le cui semestrali avevano colpito in positivo il mercato nella settimana tra il 6 e il 10 settembre, è arrivato così anche per Tod's e Bulgari il momento di ricevere una spinta dai risultati di metà anno: dal 13 settembre al venerdì successivo i due titoli hanno guadagnato rispettivamente circa il 4 e il 6 per cento.
Sulle aspettative gioca probabilmente ancora un ruolo pesante l'incertezza in merito alla ripresa. Si consideri che, dopo la corsa della prima parte dell'anno, sui titoli del settore ha pesato molto il calo di fiducia innestato a cavallo dell'estate dalla corsa senza freni dei prezzi del petrolio. Segno che c'è ancora molta sensibilità rispetto alla possibilità di un arresto della ripresa, soprattutto perché finora si è concentrata negli Stati Uniti e in Giappone.
Estratto da Borsa&Finanza del 18/09/04 a cura di Pambianconews