Karl Lagerfeld riceve a Parigi nella sua libreria, una delle tante passioni della sua vita. Non una libreria qualsiasi, ma un posto dove vanno gli appassionati, a cercare le pubblicazioni più sofisticate, libri di arte e di moda, che lui stesso edita o trova. Di lui dicono un po' di tutto, nel bene e nel male, ma la notizia del momento, quella che ha messo in subbuglio la stampa internazionale facendola arrivare a Parigi, è il fatto che abbia deciso di disegnare una collezione per H&M, la catena svedese di abiti diventati simbolo di understatement chic.
Il fatto di disegnare per H&M cosa rappresenta nella sua carriera?
«Disegnare abiti é sempre disegnare abiti. E oggi i tempi sono cambiati. Non esiste più l'haute couture, intesa come una volta. Il lusso della griffe é cambiato. La vera eleganza é saper mischiare, saper indossare un pezzo costosissimo con qualcosa di molto meno caro».
A dire il vero H&M é considerata un po' moda “usa e getta”. Lei cosa c'entra con questo concetto?
«Tutto cambia, la catena svedese rappresenta la realtà attuale, il lusso a prezzi contenuti. E poi io la trovo geniale, innovativa, moderna. Per me é stata una grande sfida, ho dovuto semplificare tutto. H&M è come un'isola nel mezzo del nulla, un'isola trendy che ho voluto visitare».
Secondo lei le grandi firme torneranno ad avere il successo economico che hanno avuto negli anni novanta?
«Oggi quello che conta é essere chic. Comprare vestiti costosissimi giusto per far vedere o dimostrare il livello di reddito non funziona più…»
Estratto da Affari & Finanza del 20/09/04 a cura di Pambianconews