Nella sesta edizione della classifica Forbes delle 400 aziende più importanti del mondo (A-List 2004), l'Italia non rischia davvero di fare la figura della Cenerentola. Anzi, con 12 aziende portiamo a casa un risultato di tutto rispetto. Intendiamoci, non si tratta di una grande novità. Anche lo scorso anno il drappello tricolore era ben rappresentato con una dozzina di aziende. Ma il fatto di non avere perso quota, con i tempi che corrono, può essere già motivo di soddisfazione.
Nella top list figurano quattro società del comparto assicurativo (Cattolica, Fondiaria-Sai, Unipol e Ras), una del mondo bancario (Banco Popolare di Verona), tre dell'energetico (Eni, Erg e Saipem), una della moda (Luxottica), una del televisivo (Mediaset) e due delle telecomunicazioni (Telecom Italia e Tim).
Una selezione che l'Italia ha superato a pieni voti, collocandosi al quarto posto in Europa, dietro a Gran Bretagna (32 aziende), Germania (20) e Francia (19). A livello mondiale non è più l'America a fare la parte del leone, con 144 imprese (rispetto alle 142 degli Usa) il Vecchio Continente è riuscito, seppure di misura, ad avere la meglio. Più staccata l'Asia con 71 imprese, 30 della quali giapponesi.
Estratto da Borsa&Finanza del 11/09/04 a cura di Pambianconews