Viviamo in un mercato che diventa ogni giorno più complesso e competitivo. Una struttura esclusivamente familiare, situazione tipica di gran parte delle Imprese della Moda, fa fatica ad esprimere tutte le competenze manageriali richieste per operare nel nuovo contesto. Versace ha capito questa situazione e ha preso decisioni, che sicuramente rappresentano un modello futuro anche per altre aziende del settore. Ha nominato un amministratore delegato estrerno alla famiglia, ha allargato il consiglio a quattro professionisti “indipendenti” dando così un forte segnale di cambiamento.
La scelta come Amministratore Delegato è caduta su Giancarlo Di Risio, un Manager che conosce molto bene non solo il settore della Moda, ma anche il Gruppo Versace. Nel CdA entrano Marco Salomoni, un esperto del settore, che siede anche nel CdA di Prada, Paolo Colombo e Massimo Cremona, due docenti della Bocconi, e lo stesso Di Risio.
Questa scelta rispecchia le recenti tendenze del mercato sulla composizione dei CdA, che dovrebbero essere costituiti da professionisti indipendenti, a tutela degli interessi degli Azionisti e delle Banche. Sono convinto che sotto la guida di Di Risio e l'attuale Direttore Generale Daniele Ballestrazzi (confermato dal nuovo CdA) il Gruppo Versace saprà attuare quelle strategie di rilancio che sono state delineate e in parte già attuate.
Maggiore focalizzazione sul prodotto e sulle collezioni, riequilibrio del rapporto tra negozi di proprietà e franchising, ottimizzazione del portafoglio licenze, dismissione di qualche ramo non strettamente strategico (in questi giorni è in predicato la cessione della Giver Profumi) e infine attenzione costante a tutti i costi del sistema. Tutto questo per riprendere il percorso di crescita e redditività di uno dei marchi più prestigiosi della Moda italiana.
Estratto da Economy del 3/09/04 a cura di Pambianconews