Il caso Fin.part rischia di finire nel dimenticatoio. La società che nei giorni precedenti la scadenza del bond Cerruti da 200 milioni di euro, il 27 luglio scorso, aveva annunciato un default tecnico e contemporaneamente un piano di rimborso parziale per i bondholder, è in attesa che il sistema bancario decida sul da farsi. L'advisor del gruppo tessile, Abn Amro, e il management societario guidato da Gianni Mazzola, hanno continuato a tessere incontri con i rappresentanti degli istituti di credito più coinvolti, nel tentativo di ottenere i circa 80 milioni di euro che, a loro dire, garantirebbero il salvataggio della Fin.part e il ritorno in contrattazione del titolo, sospeso ormai da settimane.
Intanto, comincia a emergere un quadro completo dei sottoscrittori che hanno acquistato i bond sia di Fin.part, sia di Cerruti. Si tratta di oltre 5mila soggetti, in massima parte clienti di banche, che hanno sottoscritto le due obbligazioni. Ma se per Fin.part l'importo era di 55 miliardi di lire, per Cerruti si tratta di 200 milioni di euro. E proprio rispetto a quest'ultimo, poco meno del 70% (oltre 136 milioni di euro) di questo bond senza rating è finito nei portafoglio titoli di 4.200 clienti bancari. In questa speciale classifica la parte del leone l'hanno fatta Banca Fideuram e Monte dei Paschi di Siena.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 26/08/04 a cura di Pambianconews