Mario Boselli non ha dubbi: la riqualificazione dell'area Garibaldi-Repubblica, spiega il presidente della Camera della moda italiana, «farà bene a Milano, all'immagine del made in Italy nel mondo e al sistema Paese nel suo complesso».
Cavalier Boselli, lei ha sostenuto il progetto Città della moda fin dalle sue prime fasi. Per quali ragioni?
I motivi sono molti: funzionali e di razionalità organizzativa, innanzitutto. Fino a oggi, la metà delle sfilate dei grandi eventi della moda si sono svolte nel quartiere fieristico di piazza VI Febbraio. Ora la Fiera sta per traslocare, spostandosi in un'area più periferica. Ma gli stilisti hanno bisogno di rimanere vicini al centro della città: il quartiere Garibaldi-Repubblica offrirà proprio questa possibilità. Non solo, grazie al centro polifunzionale tutti avranno a disposizione servizi centralizzati e potranno risparmiare sui tempi e sui costi di organizzazione degli eventi.
Dal punto di vista strategico, invece, che vantaggi ci saranno per il settore?
Milano sarà in assoluto la prima città al mondo a dare vita a un progetto simile. Se da una parte è giusto e ovvio che sia così, perché è da sempre la capitale mondiale del pret-a-porter, dall'altra negli ultimi anni si è fatto troppo poco per valorizzare questa grande ricchezza, i cui frutti, naturalmente, servono al sistema Italia in generale.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 30/07/04 a cura di Pambianconews