Vittorio Radice ha lasciato la Marks and Spencer. Ora è sul mercato dei top manager. Ma ha preferito salire in macchina con sua moglie e i suoi figli e partire per una di quelle sue avventurose vacanze nelle quali decide la meta, strada facendo. Ma la sua meta professionale potrebbe essere tuttavia in Italia. Gira voce che stia considerando l'offerta della catena di grandi magazzini Coin.
La crisi della M&S va indietro di anni. Tuttavia, come egli stesso ci ha fatto notare «per realizzare così drastici mutamenti c'è bisogno di tempi più lunghi». Meno di un anno non poteva certo bastare. E la situazione che si è venuta a creare alla M&S non sostiene queste prospettive. Alla Marks and Spencer c'è infatti aria di stato d'assedio, tra la crisi e l'opa lanciata da Philip Green super miliardario re del pret-à-porter in Gran Bretagna e che il consiglio di amministrazione della società cerca di respingere.
II tentativo di Radice non ha più ora una reale possibilità andare avanti. Per questa ragione dinanzi alla nuova crisi e alla vulnerabilità della gestione del gruppo dirigente della M&S, Radice ha preferito dimettersi e iniziare, dopo le vacanze, ad esaminare le nuove offerte che gli vengono fatte.
Estratto da Affari & Finanza del 28/06/04 a cura di Pambianconews