Marzotto alla resa dei conti: verso il lusso tedesco di Hugo Boss, fuori dai vini di Zignago. Dal cda di oggi si attende ben più che il nome del nuovo presidente, chiamato a mettere la parola fine alla rivoluzione scoppiata il 30 ottobre del 2002, all'epoca della rottura della famiglia sull'Opas, poi naufragata, di Zignago su Marzotto. Il nuovo numero uno sarà colui che lancerà la scalata a Hugo Boss (apprezzata dal mercato: quasi +11% per Marzotto da lunedì). E che, con tutta probabilità, guiderà l'uscita di Valdagno dalla Zignago, traghettata verso la cordata del conte Pietro Marzotto.
È questa, infatti, la parte del piano di ridisegno societario che ha preso forma nelle ultime ore. Due giorni fa è stata annunciata la rottura anticipata del patto di sindacato sul 32,31% delle azioni Zignago in mano ai Marzotto e ai Donà Delle Rose che due anni fa votarono a favore dell'Opas su Valdagno e perciò contro Pietro. Ieri, la Consob ha rivelato che la fiduciaria Istifid, lo scorso 14 giugno, ha ridotto la propria quota in Zignago dal 10,4 al 2,48 per cento.
Estratto da Finanza&Mercati del 18/06/04 a cura di Pambianconews