Cinquanta milioni di euro. Questa è la somma che Pinault Printemps Redoute incasserà da Gucci a titolo di dividendo. Il colosso francese della grande distribuzione possiede infatti il 99,39% del capitale della maison fiorentina che per l'esercizio 2003 ha deliberato ieri lo stacco di un dividendo di 0,50 euro per azione (lo stesso del 2002). Ma la cedola del polo del lusso non è sufficiente a pagare nemmeno un quarto degli oneri finanziari di Ppr. Per conquistare il controllo del gruppo della doppia G, il colosso francese ha speso complessivamente 7 miliardi di cui gli ultimi 2,6 per l'Opa da poco terminata. Così, a fine 2004 Ppr si troverà ad avere 7, 7 miliardi di debito sul quale dovrebbe pagare ben 380 milioni di interessi.
«Certo, l'Opa su Gucci ha inciso pesantemente sulla solidità patrimoniale del gruppo – spiega Cedric Lecasble, analista di Kepler Equities a Parigi – tuttavia ritengo che, grazie alla cessione del 70% di Rexel, Ppr potrebbe ridurre per fine anno l'esposizione finanziaria a 5 miliardi e vedersi riconosciuto un rating migliore dalle agenzie». Per Standard & Poor's il debito dell'azienda francese è quasi spazzatura (rating BBB-) ma nell'ipotesi di cessione della società di apparecchiature elettriche Rexel, il giudizio potrebbe essere alzato a BBB.
Estratto da Finanza&Mercati del 9/06/04 a cura di Pambianconews