Anche Ferragamo si fa il restyling. Il gruppo del lusso toscano, come diversi altri big del made in Italy, ha convocato l'assemblea (ordinaria e straordinaria) il prossimo 30 giugno (7 luglio in seconda convocazione) per adeguarsi alle nuove norme del diritto societario secondo la riforma Vietti. Nel restyling, il gruppo guidato da Ferruccio Ferragamo segue nomi come Miroglio o Dolce & Gabbana, quest'ultima arrivata addirittura a trasformare la forma giuridica dell'azienda in società a responsabilità limitata.
È previsto il conferimento a Reconta dell'incarico per la certificazione del bilancio. Nonché l'approvazione dei conti. Nel 2002 il gruppo Ferragamo ha chiuso con un fatturato di 585 milioni di euro, in calo dell'8% per effetto del cambio sfavorevole. Sarà interessante valutare come la griffe fiorentina abbia reagito alla difficile congiuntura e al supereuro del 2003.
Estratto da Finanza&Mercati del 04/06/04 a cura di Pambianconews