Negozi e ancora negozi. «Investiamo per il futuro, dicono Paolo e Gildo Zegna, a capo del gruppo Ermenegildo Zegna, aspettando tempi migliori». Sulla loro cartina geografica aggiungono bandierine per ogni nuova posizione conquistata. Continua il rilancio nel mercato americano e gli investimenti in quello giapponese. Aree in cui gli Zegna quest'anno spendono 20 milioni di euro in aperture di nuovi negozi. «Risultati in termini di redditività per queste nuove aperture si vedranno fra tre anni», dicono i due cugini che grazie a questo potenziamento di punti vendita monomarca, portano a casa aumenti nelle vendite.
Buone notizie dal mercato d'oltreoceano?
«C'è stato un boom di consumi negli ultimi sei mesi. I vantaggi fiscali ai privati e i bonus che le società americane hanno distribuito ai loro dipendenti hanno dato una buona spinta, in generale, allo shopping. Le vendite di moda nei department store sono cresciute dal 20% al 30% nei primi quattro mesi. Il mercato si presenta con una faccia nuova. Nell'ultimo anno e mezzo le aziende americane della moda hanno svuotato i loro magazzini e tagliato costi in maniera brutale. Tutto il made in China e il made in Messico sta giocando un ruolo fondamentale per la loro competitività».
Ma quanto durerà questa ripresa?
«Non si sa. Molto dipende dalle prossime elezioni presidenziali, da cui dipende anche il corso del dollaro. Comunque sarà difficile assistere ad un ulteriore crescita nelle vendite, come è stato negli ultimi sei mesi. Speriamo che l'anno prossimo continui il trend positivo di questa prima parte dell'anno. Ma sicuramente non bisserà questi risultati».
Come è andata?
«Nei primi quattro mesi dell'anno abbiamo registrato un +25% nelle vendite dei nostri negozi diretti americani. Stiamo parlando di fatturato in dollari a cambi costanti, e con una rete di vendita che è aumentata rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente».
In sostanza, in questo momento spendete soprattutto per aprire negozi?
«La metà del fatturato del gruppo passa attraverso i nostri negozi diretti. Metà dei quali sono in franchising e l'altra metà di proprietà. I negozi sono fondamentale nel nostro sviluppo. Essere vicini al consumatore ci dà indicazioni importanti per impostare anche l'evoluzione del prodotto».
Estratto da Affari & Finanza del 24/05/04 a cura di Pambianconews