«L'innovazione dà un vantaggio competitivo alle aziende, ma non serve a nulla senza un brevetto: se l'idea è di tutti, non fa la differenza. Questo non vale solo per le imprese, ma anche per i Paesi», afferma Mario Moretti Polegato, l'imprenditore trevigiano che con un'idea innovativa, brevettata nel '92, nove anni fa ha creato la Geox. Nel 2003 la sua azienda ha venduto 6,6 milioni di scarpe, fatturando 254 milioni di euro (+41% sul 2002). «Se non avessi brevettato la suola con i buchi e poi continuato ad aggiornare i brevetti, dedicando ogni anno il 4% del fatturato alla ricerca, non sarei mai arrivato dove sono», insiste. E in occasione dell' International conference on design sulla tutela del design industriale a livello internazionale, che si apre oggi a Venezia, invita l'Italia a guardare indietro. «La prima legge sui brevetti fu promulgata prima della scoperta dell'America, nel 1472, proprio a Venezia. Oggi invece l'Italia è al penultimo posto in Europa per brevetti, seguita solo da Portogallo e Grecia».
Secondo Polegato, l'imprenditore italiano non crede molto negli investimenti in brevetti, preferisce investire in macchinari, che ad esempio riducono i tempi di produzione, o negli stabilimenti. Ma, sostiene, «il brevetto dà una chance in più a chi crea di poter difendere la propria idea. E permette di combattere più efficacemente la lotta contro la contraffazione». Per un tessuto fatto di piccole e medie imprese come il nostro, il problema però è dato anche dai costi.
E aggiunge: «In questo periodo si può verificare se l'idea funziona come business». In seguito si può decidere di estendere il brevetto nei diversi Paesi del mondo. Compito non facile, perché va fatto Paese per Paese affrontando di ciascuno lingua, sistema giuridico e relative tasse. Geox, ad esempio, lo ha fatto in 100 Paesi, compresa la Cina, dove lo scoglio più grande sono i tempi, «almeno 4/5 anni». Ma «in Cina ora abbiamo 19 negozi a Shanghai, che saliranno a 100 in un anno e mezzo, e una fabbrica».
Estratto da Corriere della Sera del 13/05/04 a cura di Pambianconews