Luigi Maramotti, presidente di Max Mara srl., spiega in un'intervista al quotidiano Mffashion le strategie della società.
Come avete chiuso l'esercizio 2003?
Al momento non abbiamo ancora depositato il bilancio consolidato. Ma possiamo dire che lo scorso esercizio è stato un anno di assestamento. Il fatturato è cresciuto del 2% rispetto al 2002 raggiungendo circa 1,13 miliardi di euro (l'export è al 52% delle vendite totali). L'utile netto si è confermato tra l'11 e il 12% del giro d'affari (circa 123 milioni di euro). Devo dire che siamo piuttosto soddisfatti, anche considerando il momento congiunturale non facile.
E per il 2004 che cosa prevede?
Sarà ancora un esercizio di riflessione e non di grande crescita. Contiamo comunque di mettere a segno percentuali di aumento sugli stessi livelli del 2003.
Quanti nuovi store Max Mara aprirete quest'anno?
Saranno circa 30 in tutto il mondo, divisi equamente tra i diversi mercati. In particolare scommettiamo molto sull'area europea. Abbiamo un'apertura importante in Inghilterra a Londra. In agosto sbarcheremo nella capitale inglese con un megastore di 500 metri quadrati in Old bond street al 19/21 (il monobrand si troverà in un ex store di Chanel, ndr). È una boutique in cui crediamo molto che andrà a sviluppare tutta l'area britannica. Andrà a sostituire la boutique più piccola che già avevamo a Londra, in New bond street.
Dopo collant e profumi state lavorando ad altri sviluppi di prodotto?
Gli accessori sono un progetto interessante che stiamo portando avanti. Stiamo sviluppando una expertise in questo ambito grazie a una rete di aziende-laboratorio specializzate che già collaborano con noi.
A cura di Pambianconews