Niente riunione ieri per il patto di Rcs MediaGroup. La versione ufficiale è che il meeting è saltato perché «tanto non c'erano novità sull'assemblea di Rcs Quotidiani e non c'era quindi ragione di riunirsi». Intanto è saltato e la cosa, sia pure indirettamente, avvalora l'ipotesi, che vorrebbe quasi pronta un'offerta per una quota importante della holding che controlla il Corriere della Sera da parte di un gruppo di imprenditori di primo piano.
A questo riguardo, proprio ieri Cesare Romiti, grande azionista e presidente del quotidiano, ha dichiarato di «non saperne nulla e che il Corriere non è in vendita». Ma se la proposta arrivasse? «Beh, la guarderemmo, non fosse altro che per curiosità», ha risposto a F&M con tono scherzoso. Si tratta insomma di semplici illazioni? Di un rivolo di voci che non condurrà a niente? No. Anzi, molti indizi sembrerebbero proprio condurre in direzione di un piano ben orchestrato da Diego Della Valle insieme ad alcuni titolati compagni di scalata per il lancio di un'offerta, tutt'altro che ostile certo, ma da lanciare entro poche settimane.
Anche l'andamento di Borsa, se non anomalo certamente non è normale: negli ultimi giorni il titolo Rcs è cresciuto fino a superare, proprio ieri, la barriera dei 3 euro per azione (chiusura a quota 3,039, in rialzo del 2,46%). Il tutto con notevole impennata dei volumi che, sempre ieri, hanno fatto registrare scambi per 5,3 milioni di pezzi: più del triplo rispetto alla media di aprile.
Estratto da Finanza&Mercati del 27/04/04 a cura di Pambianconews