Puma, l'azienda tedesca specializzata nella produzione di articoli sportivi, batte ancora una volta le attese degli analisti e continua a registrare risultati da record. Dopo l'exploit degli ultimi due anni, infatti, i conti dell'azienda hanno registrato anche nel primo trimestre del 2004 livelli da record. Secondo quanto reso noto dalla società sono aumentati del 64,8%, passando da 48,8 a 80,4 milioni, a fronte di un giro d'affari in progresso del 29,3%, da 343,2 a 443,2 milioni.
Insomma la crisi economica, la congiuntura internazionale e le difficoltà dei mercati borsistici non sembrano proprio toccare la società tedesca che ha anche elevato le proprie stime annuali: l'utile 2004 e' previsto in aumento del 30% e il fatturato in progresso del 15-20%. Un business che non conosce freni? In questo periodo pare proprio di sì. Eppure anche Puma ha attraversato anni “neri”. Fondata nel 1948, la società si era arenata negli anni '70. Ma grazie a una profonda innovazione tecnica e a un design rivoluzionario, negli anni '90 è rifiorita, riuscendo a riaffermare il proprio brand fino a diventare oggi uno dei marchi di riferimento degli sportivi.
La strategia di Puma è focalizzata su una crescita (vale a dire ottenuta vendendo i prodotti sui mercati ) e questa politica – secondo gli analisti – limita i rischi di dover applicare sconti per sostenere le vendite, riuscendo contestualmente a massimizzare il successo del marchio. La redditività del gruppo potrà beneficiare anche del positivo effetto dei cambi: il 75% dei prodotti sono fabbricati in aree con la valuta denominata in dollari. Pertanto il gruppo è favorito dalla debolezza della divisa americana con un riflesso positivo sul margine operativo lordo.
Estratto da Tgcom del 26/04/04 a cura di Pambianconews