Il gruppo italiano della moda Zegna ha inaugurato un grande negozio flagship sulla Fifth Avenue, tra la 52sima e la 53esima strada: un investimento da cinque milioni di dollari realizzato all'insegna dell'innovazione e della crescita. La scommessa dimostra quanto il mercato americano rappresenti un pilastro per la Ermenegildo Zegna: il co-amministratore delegato Gildo Zegna e il responsabile delle attività americane Richard Colten, presenti alla cerimonia che ha visto anche la partecipazione di uno dei testimonial dell'azienda, l'attore premio Oscar Adrien Brody, hanno sottolineato la ritrovata solidità dei consumi negli Stati Uniti. E, soprattutto, l'attrattività di nuovi investimenti nel paese: con un clima economico caratterizzato dal rafforzamento dell'euro, «è il momento giusto» per sbarchi diretti negli Stati Uniti, spiega Zegna a «Il Sole-24 Ore». Il momento giusto per quelli che definisce «investimenti intelligenti», capaci di ritorni «di marketing e di immagine».
Nei primi tre mesi dell'anno il volume delle vendite dei marchi Zegna è lievitato del 24% in Nordamerica rispetto all'anno scorso, meno del 33% in Asia ma ben oltre il 5% dell'Europa.
II gruppo tessile e dell'abbigliamento ricava il 40% delle entrate, circa 600 milioni di euro, dall'Europa, il 30% da Stati Uniti e Canada e il 25% dall'Asia. Un universo sempre più diversificato anche dal punto di vista delle categorie di prodotto, oltre che dei marchi: 15% per i tessuti, 45% per le confezioni, 25% nelle linee sportive, 15% negli accessori tra cui il 5% di pelletteria.
Ma per Zegna, società non quotata e senza intenzioni di andare in Borsa, il negozio sulla Quinta Avenue è più di uno dei circa 150 negozi, e 400 punti vendita, ormai aperti su scala internazionale. La sperimentazione in atto al suo interno potrebbe contagiare l'intera rete del gruppo: «Il negozio presenta tutti i prodotti», dice Zegna, dall'abbigliamento sportivo a quello formale, dall'uomo alla donna e agli accessori. Il gruppo italiano legge inoltre crescenti segnali di ottimismo sulle condizioni di salute dell'economia americana che dovrebbero sostenere le prospettive dell'azienda. «Dalla metà del 2003, i consumi sono ripartiti, dice Zegna. E sono ripartiti in tutti i segmenti, dall'abbigliamento formale all'informale fino agli accessori. E' tornata la voglia di spendere».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 15/04/04 a cura di Pambianconews