Il Consiglio di Amministrazione della Marzotto S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio al 31
dicembre 2003 della Società, quello consolidato di Gruppo e la relazione sulla gestione,
documenti che verranno resi pubblici ai sensi di legge.
Gruppo Marzotto
Il fatturato netto consolidato dell'esercizio 2003 che, a cambi costanti,
risulta in crescita dell'1,4%, è ammontato a 1.743 milioni di euro
(2002: 1.788 milioni), in diminuzione del 2,5% (a cambi correnti)
rispetto al precedente esercizio. Il fatturato è stato realizzato per il
19% in Italia e per l'81% sugli altri mercati.
Il Settore Abbigliamento ha contribuito al fatturato per l'84,3% (2002:
83,1). Il progresso è da imputare ai buoni risultati della Valentino che
ha raggiunto 151 milioni di ricavi, in aumento dell'11,4% rispetto
all'intero esercizio 2002.
Gli utili operativi dell'esercizio ammontano a 133 milioni di euro (7,6%
del fatturato), in aumento del 6,0% rispetto ai 125 milioni del 2002
(7,0% del fatturato).
A tale miglioramento hanno contribuito la conferma dei buoni risultati
della Hugo Boss, il progresso della redditività della Valentino ed il
recupero delle attività tessili.
Gli oneri finanziari netti, in diminuzione a 20 milioni di euro (2002: 28
milioni), hanno beneficiato della riduzione dei tassi e della diminuzione
dell'indebitamento medio.
L'utile consolidato pre-tax normalizzato (prima dei proventi da
dismissioni di attività non strategiche per 21 milioni nel 2003 e per 47
milioni nel 2002), è ammontato pari a 101 milioni di euro (2002:
65 milioni), con un aumento di oltre il 50%.
L'utile netto consolidato, comprensivo degli utili di competenza delle
minoranze azionarie, è ammontato a 58 milioni di euro (2002: 75
milioni). Tale riduzione sconta il forte aumento del tax rate pari al
52,4% (2002: 32,6%) dovuto sia al venire meno di proventi
straordinari, assoggettati in Italia a tassazione ridotta, sia per un
diverso concorso alla formazione dei risultati da parte delle società del
Gruppo.
L'utile netto di spettanza degli Azionisti della Capogruppo è stato pari a
19 milioni di euro (2002: 42 milioni).
Al 31 dicembre 2003, gli organici del Gruppo assommavano a 11.077
unità, contro i 12.027 di fine 2002, di cui 3.763 in Italia, 5.931 nel
resto d'Europa e 1.383 in altri Paesi.
Gli investimenti materiali ed immateriali dell'esercizio sono ammontati
a 75 milioni di euro (2002: 105 milioni), di cui il 79,3% nel settore
abbigliamento, il 16,6% in quello tessile e il 4,1% nelle altre attività.
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2003, pur
in presenza di esborsi straordinari per circa 20 milioni, connessi alla
ristrutturazione delle attività industriali della Capogruppo, si è ridotto a
598 milioni, contro i 628 milioni della chiusura dell'esercizio
precedente.
Il free cash-flow della gestione, escluso il cash-in relativo alla cessione
di assets non strategici, è aumentato a 76 milioni (2002: 53).
Al 31 dicembre 2003, il patrimonio netto consolidato di competenza
degli azionisti della Capogruppo ammontava a 436 milioni di euro (447
Marzotto S.p.A.
Il fatturato della Capogruppo è ammontato a 486 milioni di euro
(2002: 536 milioni).
Le esportazioni hanno rappresentato nel 2003 il 50% del fatturato
della Società (2002: 52%).
L'utile operativo è risultato pari a �2,2 milioni di euro (2002: -7,6
milioni) con una incidenza sui ricavi netti pari al �0,5% (2002: 1%).
L'utile netto è ammontato a 2 milioni di euro (2002: 58 milioni), dopo
aver stanziato ammortamenti per 23 milioni di euro (2002: 30 milioni).
L'utile netto della Capogruppo ha risentito di un saldo negativo fra
oneri e proventi straordinari per 7 milioni di euro (2002: saldo positivo
per 47 milioni).
Gli investimenti dell'esercizio sono ammontati a 10 milioni di euro
(2002: 16 milioni).
Gli oneri finanziari sono ammontati a 8 milioni di euro (2002: 10
milioni), con un'incidenza sul fatturato dell'1,6% (2002: 1,9%).
L'indebitamento finanziario netto della Marzotto S.p.A. è aumentato a
333 milioni di euro (2002: 162 milioni), prevalentemente per effetto
dell'aumento di capitale di circa 160 milioni per patrimonializzare
società del Raggruppamento Valentino.
I primi mesi del 2004 e le più recenti stime sullo sviluppo economico lasciano prevedere, per
l'intero esercizio, tassi di crescita significativi solo per gli Stati Uniti, l'Estremo Oriente (Cina in
particolare), oltre che per il Giappone. Rimangono deboli le aspettative di ripresa per l'Europa,
principale mercato del Gruppo, la cui domanda estera è fortemente esposta al rischio di
brusche oscillazioni dei tassi di cambio.
In tale contesto, nel primo bimestre 2004 il Gruppo ha realizzato un fatturato di 351 milioni di
euro, in diminuzione rispetto ai 384 milioni del 2003, ma sostanzialmente in linea con l'anno
precedente a parità di cambi e di perimetro di business.
Tenuto conto delle aspettative e degli obiettivi di tutti i Settori operativi, il Gruppo considera
raggiungibili, rispetto al 2003, un aumento del fatturato, a parità di area di business e a cambi
costanti, e un miglioramento del margine operativo.
E' attesa una ulteriore riduzione dell'indebitamento per il cash-flow positivo prodotto dalla
gestione e il cash-in proveniente da dismissioni di attività non strategiche.
Distribuzione di dividendi
Il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea Ordinaria degli Azionisti, convocata per i
giorni 12 maggio 2004 (1 a convocazione) e 13 maggio 2004 (2 a convocazione), la distribuzione
di dividendi complessivi per 23 milioni di euro (23 milioni nel precedente esercizio), da mettere
in pagamento il 20 maggio 2004 (data stacco: 17 maggio 2004) in ragione di:
-Euro 0,38 (2002: Euro 0,38) a ciascuna delle azioni di risparmio non convertibili
-Euro 0,34 (2002: Euro 0,34) a ciascuna delle azioni di risparmio convertibili
-Euro 0,32 (2002: Euro 0,32) a ciascuna delle azioni ordinarie.
Modifica dello statuto sociale
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di convocare l'Assemblea anche in sede
straordinaria per deliberare in ordine a modifiche dello statuto sociale, principalmente per
adeguarlo alla nuova normativa societaria, nonché ad una modifica tecnica della delibera del 17
dicembre 2001 riguardante l'aumento del capitale sociale al servizio di piani di stock option.