Sui mercati internazionali i titoli del lusso vanno meglio degli indici di Borsa. Per averne la conferma basta confrontare il periodo compreso fra il 31 gennaio 2003 e il 31 gennaio 2004. Ebbene,in questi dodici mesi le principali Borse mondiali sono cresciute in media del
29,1% contro il 31,7% delle società del lusso. Al contrario in Italia le aziende del settore sono salite solo del 13,3% ri spetto al 20,2% del Mib 30. Il miglior risultato in assoluto è quello della Wolford, azienda produttrice di calze quotata a Vienna: +126,7%. Ottima anche la prestazione di Hugo Boss (+106,6%) controllata dal gruppo Marzotto e quotata a Francoforte. A mettere a confronto l'andamento dei mercati con quello del lusso è uno studio condotto da Pambianco Strategie di Impresa. La stessa Pambianco che ha varato un indice internazionale del comparto selezionando 23 società quotate dove, gennaio su gennaio, il lusso registra l'andamento più positivo è quella degli Stati Uniti con una crescita dell'80,6% rispetto al +30,2% del Dow Jones.
Mentre i titoli che hanno contribuito maggiormente a dare valore alla Borsa americana
sono Coach (+121,7%) e Tiffany (+71,5%). Meglio del Dow Jones anche Polo Ralph Lauren che recupera il 48,8%. In effetti la situazione cambia da un mercato all'altro. In Italia, come abbiamo visto, è andata peggio del Mib 30. Il titolo migliore è stato Bulgari: la società guidata da Fancesco Trapani ha guadagnato l'85% mentre Tod's (+19,7%) ha avuto un risultato lievemente inferiore all'indice. Meno brillante performance di Mariella Burani (+6,8%) e It Holding (+1,3%). Decisamente negativo l'andamento di Richard Ginori (-26,3%).
Tutt'altra musica a Parigi dove il lusso fa registrare un ottimo risultato: +41,7%. Salta all'occhio la differenza con il Cac 40 che fra gennaio 2003 e gennaio 2004 ha riportato un incremento decisamente più modesto del +31%. Ebbene, a Parigi spiccano i risultati di
Christian Dior in crescita del 57,2% e di Lvmh del +114 con oltre 28 miliardi di euro di capitalizzazione, che incrementa il suo valore del 50%. Mentre Hermes (+18%) fa peggio dell'indice. Negativo l'andamento del lusso in Gran Bretagna (-3,4%) trascinato al ribasso da Dawson International (-50,3%), leader del cachemire e «maglia nera» del Pambianco Luxury index e da Waterford Wedgwood (porcellane) in calo del 28%. Sempre a Londra, però, c'è Burberry che vola: +68,1%. A Francoforte, il lusso (+45,7%) è un paio di punti sotto al Dax 30. A trascinarlo in giù sono Etienne Aigner (-24,8%) e le porcellane di Villeroy & Boch (+23,6%). Più che buono, invece, l'incremento di Escada: +77,4%.
Vedi tabella che segue
Estratto da La Repubblica del 24/02/04 a cura di Pambianconews