Il marchio è Patrizia Pepe, l'azienda si chiama Tessilform, l'hanno creata Claudio Orrea e sua moglie Patrizia Bambi. Abbigliamento, calzature, borse e accessori sono i settori in cui opera, con 160 dipendenti e 1,2 milioni di pezzi prodotti ogni anno. Fin qui niente di eccezionale: di aziende cosi in Italia ce ne sono molte. La sorpresa arriva leggendo i bilanci: un fatturato di 51,4 milioni di euro nel 2003, cresciuto del 20% rispetto all'anno precedente (quando già era aumentato di oltre il 27% sul 2001). E ancora il margine operativo lordo (Ebitda) pari al 16,3% nel 2002 è rimasto sostanzialmente invariato, come pure l'utile netto che sempre due anni fa aveva raggiunto l'8,8% dei ricavi.
Come è stato possibile ottenere risultati brillanti in anni di crisi per tutto il settore?
«Il segreto sta nel modo di lavorare. Abbiamo creato un sistema particolarmente adatto ai momenti di crisi» risponde il presidente Claudio Orrea.
In cosa consiste?
Nei momenti di difficoltà il negoziante fa fatica a decidere quanto e cosa comperare, ha paura di ritrovarsi con forti rimanenze. Noi gli proponiamo di venirci a trovare una volta alla settimana, offrendogli ogni volta 15-20 proposte nuove e chiedendogli di comprare quanti capi vuole. Questa forma di approvvigionamento continuo è particolarmente adatta ai momenti di crisi. Non per niente il sell out, cioè la vendita al consumatore finale, per la nostra merce ha raggiunto l'anno scorso il 90%, uno degli indici più alti del mercato della moda. E in Germania le vendite sono aumentate del 60% circa.
Questo richiede importanti investimenti nella logistica.
Certo. E un po' in controtendenza abbiamo scelto di gestirla da noi e abbiamo investito in un immobile di 7mila metri quadrati. Il riassortimento settimanale e la velocità sono fondamentali.
Avete mai pensato di delocalizzare?
Per ora no, ma stiamo studiando la situazione nel Far East (per esempio in Thailandia) che però ci sembra troppo complessa da gestire, e nell'Europa dell'Est, più vicina e più semplice. Comunque non abbiamo ancora preso alcuna decisione.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 24/02/04 a cura di Pambianconews