Si considera il vero punto di incontro tra creatività e business e si presenta come l'unico salone italiano del pret-a-porter femminile di qualità: è MilanoVendeModa, l'expo che, su 27 mila metri quadri della Fiera di Milano, aprirà i battenti il 26 febbraio per chiuderli domenica 29, in contemporanea con le sfilate. Il salone, che è organizzato da Expo Cts, braccio fieristico dell'Unione del Commercio con la partecipazione azionaria di Fiera Milano, dice di non temere rivalità. A parlare, affermano gli organizzatori, sono soprattutto i numeri, cioè gli 11.300 compratori (31% stranieri) di un anno fa e i 322 espositori (di cui 69 stranieri) di questa edizione, praticamente tutti quelli del vecchio Momi, la rassegna fieristica che univa MilanoVendeModa e Modit (il salone di Efima, ente fieristico degli industriali). Dopo il divorzio tra le due organizzazioni, gli espositori ''sono venuti tutti da noi, afferma il direttore di Mvm, Armando Mammina, e per questo, dopo il tentativo di una stagione, il Modit ha chiuso''.
Attualmente quindi, questa è la tesi, non c'è alcuna sostanziale rivalità, ma piuttosto una articolazione di eventi che ''aumenta l'appeal di Milano'': se infatti Efima punta su White, il suo salone giovane e d'avanguardia, e sul nuovo NeoZone con una quarantina di marchi noti, MilanovendeModa presenta una manifestazione articolata in più sezioni. Innanzitutto quelle tradizionali: Luxury, dedicata alla moda contemporanea e sofisticata, ma senza esasperazioni; Trend per le linee giovani e più modaiole, ma senza eccessi. L'innovazione invece, a Milanovendemoda, trova spazio nella sezione Light (che quindi compete, questa sì, con il salone White di Efima) dove sono accolte 50 espressioni nuove e vitali della moda. Tra loro, anche nomi già noti, come Rosamunda, Stephen e Design Industry, Redwall, Lilith, Agatha Ruiz de la Prada, ma soprattutto molti espositori provenienti da tutto il mondo, Kei Kagami dal Giappone, Marnie Skillings dall'Australia, Duprè dalla Turchia e Antonia Campbell dall'Irlanda. Due le sezioni inedite: Accessories, studiata per dare risalto ai complementi della moda in una ambientazione cinematografica, e Un-Dress, dedicata alla lingerie.
Estratto da Ansa.it del 19/02/04 a cura di Pambianconews