La griffe svizzera di accessori Bally, in mano all'americana Texas Pacific group, ha messo le basi per creare una nuova struttura produttiva articolata sul triplice asse di Firenze-Caslano-Ancona. Ma non solo, perché con l'autunno-inverno 2004/05 sarà battezzata una nuova squadra creativa. Il tutto con l'obiettivo di chiudere il 2004 tornando in utile. MFFashion ha intervistato in esclusiva il presidente e amministratore delegato Marco Franchini per capire come si svilupperà la griffe elvetica, che oggi fattura circa 400 milioni di franchi svizzeri (252 milioni di euro) grazie a una rete di oltre 200 monomarca nel mondo.
Come sarà articolata la nuova Bally?
Abbiamo cercato di creare lo scheletro produttivo dell'azienda nel modo più razionale possibile, che potesse assicurare un alto controllo di qualità e costi. In primis il core business delle calzature continuerà a gravitare sulla nostra struttura madre di Caslano, in Svizzera, che si occupa della progettazione e dello sviluppo di tutti i prototipi maschili e di parte di quelli femminili. E che gestisce anche la produzione. Gravita lì l'80% della calzature uomo e circa il 30% del segmento femminile. Ma la nostra idea è di concentrare progressivamente tutto lo shoe business in questa struttura. Gli accessori, invece, saranno concentrati su Firenze. Abbiamo aperto un piccolo laboratorio a Scandicci che si occupa dello sviluppo della prototipia e del campionario. Coordinerà-controllerà tutti i nostri fornitori toscani. Per l'abbigliamento, invece, abbiamo creato una struttura ex novo nelle Marche, ad Ancona, che si occuperà di sviluppare tutta la parte di tessuto e maglieria. Tutta la nuova struttura sarà operativa in toto con l'autunno-inverno 2004/05.
Cambierà qualcosa anche a livello creativo?
Anche in questo caso abbiamo solo ridisegnato la struttura esistente in modo da assicurare maggiore uniformità al nostro universo. Con l'autunno-inverno 2004/05 tutto il design dell'abbigliamento farà capo a Luca Ragonese (in passato era il responsabile del menswear), che lavorerà a stretto contatto con un articolato team di persone. Luca si occuperà anche delle calzature maschili. Melissa Maish (ex responsabile del womenswear), invece, gestirà tutto il comparto accessori e la creazione delle calzature donna. E devo dire che i primi risultati sono stati più positivi.
Quale è il suo obiettivo per il 2004?
Sicuramente tornare in utile o almeno chiudere l'esercizio in pareggio. è l'obiettivo che ci eravamo già prefissati con Tpg e credo saremmo in grado di rispettarlo. Allo stesso tempo stiamo ridisegnando la struttura dei ricavi, riducendo in modo massiccio la quota delle vendite attuate in markdown. Sarà un percorso lungo ma ci stiamo provando step by step.
E dei rumor che vogliono Domenico De Sole pronto a entrare in Bally che cosa dice?
Veramente non so nulla. Ho lavorato con De Sole ai tempi di Gucci e sarei davvero molto contento del suo arrivo. D'altronde la decisione spetta al Tpg, che è un investitore finanziario e potrebbe trasformare Bally in una public company o farla entrare in un luxury group esistente o che potrebbe nascere ex novo. Ma davvero non so che cosa succederà.
A cura di Pambianconews