Fra due settimane è sulla passerella milanese e subito dopo sul podium parigino. Così lo stilista sardo ha conquistato Parigi. Antonio Marras che firma da quattro anni una linea di abiti omonima, da qualche mese ha una doppia vita. Una tutta italiana, anzi isolana, visto che da sempre vive su una collina vicino ad Alghero, in Sardegna, tra ulivi e vista mare. L'altra vita è parigina che, fresca di qualche mese, lo vede in veste di direttore creativo di Kenzo, noto marchio che nato giapponese è stato naturalizzato francese, tanto più che a possederlo è il francesissimo gruppo del lusso Lvmh.
Marras e Kenzo cosa hanno in comune?
«Veniamo tutti e due da un'isola. Lui ha portato l'Oriente a Parigi. E io sono sempre stato affascinato dalla cultura giapponese. Nelle mie collezioni ho sempre messo kimono e obi, che sono entrate a far parte del mio modo di pensare la moda».
Come è cambiata la sua vita con questo nuovo, prestigioso, incarico?
«Speravo mettessero una linea diretta Alghero�Parigi, invece niente ancora. Scherzi a parte, questo andirivieni è cominciato dallo scorso settembre, subito dopo la firma con Lvmh. I primi viaggi sono stati di approfondimento ed esplorazione del mondo Kenzo e dell'archivio, di conoscenza delle persone che lavorano con me, con chi fa i tessuti, gli accessori, con la modellista che è una persona meravigliosa».
Milano, Parigi e Tokyo, sono stati i luoghi tra cui si è diviso negli ultimi mesi. Come li trova ?
«Il Giappone è un mondo a parte, straordinario. La gente si mette addosso quello che tu fai sfilare in passerella. Parigi ha dalla sua un grande rispetto per la creatività. L'ho visto lavorando per Lvmh. Mi hanno lasciato fare il mio lavoro. Sanno che dalla creatività vengono fuori i risultati. Per Kenzo mi hanno dato carta bianca e io ho ridisegnato tutto: borse, scarpe, modellistica».
Estratto da Affari & Finanza del 16/02/04 a cura di Pambianconews