Un 2003 sfavillante e un 2004 che promette altrettanto bene: risultati all'insegna dell'ottimismo per De Beers, il maggiore produttore al mondo di diamanti. Le vendite di gemme grezze del gruppo sono aumentate del 7% lo scorso anno, a 5,5 miliardi di $, ben oltre le previsioni, facendo salire del 10% i profitti netti del gruppo a 484 milioni di dollari. «Il 2003 nel complesso è stato un anno positivo per il settore, con un'ulteriore incoraggiante crescita nelle vendite al dettaglio di gioielli con diamanti», si leggeva ieri nel comunicato De Beers. «Nonostante l'impatto negativo sull'economia globale e sulla fiducia dei consumatori della guerra in Irak e del virus Sars, le vendite di gioielli con diamanti nei primi sei mesi dell'anno sono aumentate rispetto al 2002. E nella seconda metà dell'anno la ripresa dell'economia globale e dei consumi ha portato a un forte incremento».
Le vendite di gioielli con diamanti sono aumentate del 6% nel 2003, spinte soprattutto dagli Stati Uniti, che da soli rappresentano il 50% del mercato, ma anche dalla Cina e dal Regno Unito. Dopo anni di crisi, anche il Giappone ha registrato un aumento. Durante l'anno De Beers ha alzato i prezzi tre volte, arrivando a un incremento totale del 10%, e ha continuato a ridurre le scorte di 700 milioni di dollari. La scelta fatta da De Beers, di investire di più in marketing, pubblicità e promozione di diamanti #'firmati'' si è rivelata azzeccata, ha detto Gary Ralfe, direttore del gruppo. «I diamanti hanno conquistato una fetta più grande del mercato dei beni di lusso, ha affermato, e siamo ottimisti che il 2004 sarà un altro anno positivo per le vendite di diamanti».
La famiglia Oppenheimer ha una quota del 45% di De Beers, mentre il resto appartiene a Debswana, una joint venture tra il Governo del Botswana e la stessa De Beers. Il gruppo ha annunciato ieri una divisione tra operazioni sudafricane, con direttore Jonathan Oppenheimer, e Diamond Trading Company, con base a Londra, il cui direttore sarà Gareth Penny. Gary Ralfe resta direttore di tutto il gruppo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 6/02/04 a cura di Pambianconews