Per Luciano Barbera, Presidente di Grilux e Ad del Lanificio Carlo Barbera, salvare il tessile Made in Italy è possibile. Salvaguardando un patrimonio di know how, creatività, immagine e i posti di lavoro del settore soprattutto (quasi un milione) minacciati dalla crisi.
Secondo Barbera il tessile italiano deve fare due cose. Riunire tutti i tessitori in un'unica manifestazione di prodotti fatti in Italia che lui chiama “Made in Italy doc”.
La seconda è cercare sinergie con stilisti e confezionisti.
L'imprenditore biellese non è poi d'accordo sull'idea di un marchio Made in Ue. Si potrebbe invece pensare ad un marchio che indichi sia la provenienza europea, sia quella del singolo Paese.
Lunedì 9 febraio verrà presentato a Biella il manifesto del “Made in Italy doc” all'assemblea di tutti gli imprenditori biellesi. La proposta è che il settore si impegni a chiedere la tracciabilità e l'indivisuazione delle singole fasi produttive e che riservi l'etichetta di Made in Italy doc solo a quei prodotti il cui intero ciclo produttivo venga realizzato in Italia.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 06/02/04 a cura di Pambianconews