Vento di novità nelle fila di Prandina. Lo specialista di abbigliamento maschile di Schio (Vi) è oggi al 60% di proprietà di Pierluigi Mancinelli che in precedenza ha ricoperto ruoli manageriali in realtà come Gucci, Valextra e Malo.
Dall'inizio dell'anno, Mancinelli detiene dunque la maggioranza dell'azienda che per il 40% resta nelle mani dei precedenti proprietari: i fratelli Vittorio, Francesco e Dionigi Prandina. Fondata negli anni Venti dal padre di questi ultimi, la Prandina è un'impresa che, a detta di Mancinelli, ha grandi potenzialità.
''è una grande realtà in cui lavorano 265 dipendenti con due stabilimenti che occupano una superficie di circa 25 mila metri quadri, spiega a fashionmagazine.it Mancinelli . Un'azienda cresciuta moltissimo dal punto di vista industriale con macchinari e tecnologie all'avanguardia. Parallelamente, il prodotto non ha avuto un adeguato sviluppo commerciale''. L'obiettivo di Mancinelli, dunque, è proprio il riposizionamento del brand Prandina, facendo leva sul patrimonio produttivo di un'industria che realizza tutto internamente, dallo sviluppo del modello al capo finito. Un'azienda strutturata per la produzione di capi incollati, semi-intelati e intelati.
Altra carta su cui si punta è la nuova linea di informale maschile, lanciata a Pitti Immagine Uomo. #'Si tratta di Medabar, un'etichetta dedicata al tempo libero dell'uomo classico con una grande attenzione a livello di stile, lavorazioni e materiali, chiarisce Mancinelli. La distribuzione è stata affidata a due agenti che dialogano con le realtà più importanti della distribuzione. Il target è più alto rispetto a Prandina e i listini si attestano su una media del 20% in più''. Altro fronte su cui Mancinelli intende crescere è quello della lavorazione su façon per altre etichette, un discorso già esistente, ma destinato a essere sensibilmente implementato. Non si escludono licenze di produzione e distribuzione per altri label.
Estratto da Fashionmagazine.it del 26/01/04 a cura di Pambianconews