«Fino ad ora abbiamo sempre onorato le nostre scadenze e continueremo a farlo». Gianluigi Facchini, amministratore delegato della Fin.part, ha cercato lunedì di calmare le acque tempestose del mercato italiano dei corporate bond. E ha rassicurato gli investitori sul rimborso del prestito obbligazionario da 200 milioni che scade a luglio. Ma il mercato, a giudicare dalle illiquide quotazioni, sembra mantenere il nervosismo. Tanto nervosismo. Anzi: tantissimo. Basta fare un tour sugli schermi Bloomberg e vedere le quotazioni del bond emesso da Fin.part col brand Cerruti in scadenza a luglio per respirare la tensione.
Fin.part versa infatti in una situazione quantomeno poco rosea: la posizione finanziaria netta consolidata del gruppo al 30 novembre scorso era pari a -367,7 milioni di euro, anche se rispetto all'anno precedente l'indebitamento finanziario netto risultava diminuito di 179,5 milioni. Facchini ha però assicurato che il nuovo management dell'azienda sta lavorando al piano di sviluppo. E che il bond verrà puntualmente rimborsato a luglio: «Abbiamo sempre onorato le nostre scadenze e continueremo a farlo». Il mercato rimane a guardare.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 14/01/04 a cura di Pambianconews