Domanda di abbigliamento sempre più debole e mutamenti strutturali del consumatore che riducono il peso dello shopping di Natale, aumentano quello dei saldi e tagliano a 10 i mesi di vendite: Giovanni Burani, amministratore delegato di Mariella Burani Fashion Group, sottolinea i cambiamenti del mercato italiano, si sofferma sugli effetti negativi indotti dal supereuro ma conferma i target di crescita 2003 del suo gruppo: ricavi a 360-370 milioni ed Ebitda a 44. Mariella Burani Fashion Group produce e distribuisce a livello mondiale abbigliamento, maglieria, pelletteria e accessori di lusso sia per i marchi di proprietà sia sotto licenza. «Il dollaro, sostiene Burani, è destinato a salire ancora e stabilizzarsi, presumo, intorno a 1,30 sull'euro: il livello ritenuto equilibrato dagli Stati Uniti. Ma con il cambio a 1,30 è inevitabile che le società esposte sugli Usa e con costi in euro soffrano di più.
Quanto durerà questa situazione di sofferenza?
Il made in Italy dovrà patire per almeno tutto il 2004.
Quanto vi penalizza il dollaro debole?
Negli Usa realizziamo appena il 2,5 del fatturato consolidato. Abbiamo sempre preferito Europa e Far east. Inoltre nella Nuova Europa, quindi comprendendo la Russia, realizziamo il 15% del giro d'affari.
Mariella Burani Fashion Group opera nell'abbigliamento e nella pelletteria: due mercati colpiti da una profonda crisi. è un periodo difficile per tutti che ha accelerato mutamenti strutturali nelle scelte dei consumatori. Come valuta lo shopping natalizio?
Gli acquisti di Natale hanno confermato il rallentamento. E l'attesa per i saldi di gennaio è diventata spasmodica. Di fatto oggi esistono soli dieci mesi di vendite perché in agosto i consumatori sono in ferie e a dicembre attendono i saldi.
Anche il suo gruppo ha risentito del Natale magro?
Non ho ancora i dati di dicembre, ma ottobre e novembre sono stati soddisfacenti.
Conferma i target per il 2003?
Non c'è motivo di cambiare: il consenso stima ricavi consolidati di 360-370 milioni e un Ebitda intorno a 44.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/01/04 a cura di Pambianconews