Bond a rischio. Non sono bastati l'Argentina, Cirio e Giacomelli. è arrivato anche il caso Parmalat a minare definitivamente la fiducia dei risparmiatori. E con essa un'importantissima fonte di finanziamento per le aziende italiane. Il capolavoro finanziario della premiata ditta Tanzi-Tonna ha di fatto chiuso il mercato obbligazionario alla maggior parte delle società i cui conti non sono decisamente in regola. Così proprio chi per la propria difficile situazione economica avrebbe bisogno di attingere ai prestiti obbligazionari rischia ora di vedersi chiudere la porta in faccia, non solo dai piccoli risparmiatori, già provati da durissime perdite, ma anche dai principali istituti di credito.
Sul filo del rasoio anche le emissioni di Fin.Part, l'azienda tessile titolare di un bond da 27 milioni e di un altro da 200 emesso dal brand Cerruti. Per il momento la società ha sempre onorato le scadenze, ma le difficoltà potrebbero non essere finite. I Cerruti bond scadranno a luglio 2004 e le speranze di rimborso sono legate all'ingresso del nuovo azionista Gianni Mazzola. Sempre nel mondo della moda, spirano venti tempestosi anche su Versace (100 milioni in scadenza nel 2004). Le perdite del 2002 sono state di 5,8 milioni, ma la solidità del patrimonio immobiliare della famiglia dovrebbe garantire una certa tranquillità.
Vedi tabella che segue
Estratto da La Repubblica del 8/01/04 a cura di Pambianconews