La società di calzature Stonefly continua un percorso di crescita e chiude il 2003 con un fatturato di 88 milioni di euro. E prevede un 2004 in cui saranno vendute 1.850.000 paia di calzature per 100 milioni di euro, grazie a un piano commerciale molto aggressivo che si concretizzerà nell'apertura di punti vendita in Italia e all'estero (attualmente in 30 diversi paesi), con il progetto di ampliare ulteriormente la propria presenza anche sul mercato cinese.
I dati economici parlano chiaro: si è passati (senza mai un arresto nella parabola ascendente) dalle 570 mila paia di calzature vendute nel '97 alle 1.500.000 di quest'anno, con una progressione di fatturato da 24 a 88 milioni di euro. Il successo dell'impresa nasce da una precisa intuizione del 1993: ripensare le calzature da città proponendo una combinazione fra stile e comfort: un progetto basato sull'analisi del mercato e sulla continua interpretazione delle sue esigenze e tendenze, interpretando la comodità in chiave d'attualità e indirizzando ogni scelta aziendale alla customer satisfaction.
L'obiettivo di rivoluzionare il concetto di calzatura da città, grazie all'esperienza della Lotto e all'inserimento in un distretto capace di guidare l'evoluzione del prodotto, ha dato il via alla ricerca sulle tecniche di costruzione della scarpa, fino a impostarne l'ideazione sull'anatomia del piede, sui suoi movimenti, sulla necessità di controllo dell'impatto con il terreno, come si riscontra solo nelle migliori calzature sportive. Questa è forse la ricetta del successo.
A cura di Pambianconews