Non si arresta la crescita dello sportswear: in Italia ha registrato un incremento del 17% tra il 1999 e il 2002 e prevede di crescere di un ulteriore 4% anche nel 2003. Sono i dati salienti emersi ieri dalla ricerca, realizzata da Pambianco Strategie di Impresa, per W.L.Gore e Associati, dedicata allo studio del mercato italiano ed europeo dello Sportswear. Secondo la ricerca, per il 2003 in Italia si prevede un consumo di sportswear intorno ai 7.300 milioni di euro, contro i 7.000 del 2002, mentre il consumo totale dell'abbigliamento, dopo una crescita del 10% nel triennio 1999 2002, si conferma per il 2003 in linea con il 2002 a 22.000 milioni di euro.
L'incidenza del settore sportivo sul totale dell'abbigliamento è salita dal 30% del 1999 al 32% del 2002 e dovrebbe crescere di un altro punto nel 2003 raggiungendo il 33%. Il mercato dello sportswear italiano, nel 2002, e' stato pari a 7.000 milioni di euro, con 2.000 milioni di import e 2.500 milioni di export. In Europa, il consumo di sportswear ha registrato una crescita del 19%, passando da 37.500 milioni di euro del 1999 a 44.500 milioni del 2002, contro la crescita del 9% del totale abbigliamento, passato da 110 milioni di euro del 1999 a 120.000 milioni nel 2002. Il settore conferma il suo trend di crescita anche in Europa, dove le previsioni per il 2003 sono di un aumento del 2% per un consumo di 45.500 milioni di euro contro una crescita zero del totale abbigliamento. L'incidenza dello Sportswear sul totale abbigliamento e' di conseguenza salita dal 1999 al 2002 dal 34% al 37% e dovrebbe crescere di un altro punto nel 2003 attestandosi al 38%.
Secondo Pambianco, la distribuzione dei prodotti di Sportswear in Europa passa soprattutto attraverso i Department stores, le catene di negozi e, per ultimi, i negozi indipendenti (31%). Per il futuro, si ipotizza una continua crescita dei Department Store e delle Catene, ma anche dei monomarca, grazie all'affermarsi di marchi forti. In Italia, il peso delle catene e' ancora relativamente basso (29%), mentre sono piu' diffusi i negozi indipendenti (51%). Nell' arco di un triennio (1999-2001), le aziende italiane di sportswear, secondo Pambianco, hanno visto crescere il loro fatturato del 49% e hanno aumentato la quota di export dal 43% al 51%. Ora per loro, secondo l'osservatorio Gore, è tempo di sviluppare un marchio forte, anche tramite licenze, consolidare la loro presenza nelle fasce alte del mercato; investire nell' nnovazione di prodotto; costruire una rete di negozi monomarca, non solo flagship store nelle principali citta'; accrescere il peso anche dei mercati extra europei che oggi valgono solo il 31% del fatturato delle aziende.
Estratto da Ansa.it del 4/12/03 a cura di Pambianconews