Soffia un vento di cauto ottimismo sul settore della moda. Almeno dalla 55esima edizione di Modaprima, Salone internazionale delle collezioni moda e accessorio, dove si sono confrontate novanta aziende specializzate e numerosi distretti industriali, che rappresentano da sempre l'esempio di un fenomeno vincente del sistema produttivo italiano. E che,nonostante la congiuntura negativa, grazie alla tradizione e alla qualità, potranno presto guardare a questo periodo difficile come a un momento di «passaggio», non di crisi strutturale, come conferma Piero Costa, presidente di Efima (Ente fiere italiane maglieria e abbigliamento).
«La Cina non deve essere vista come una minaccia, ma come un'opportunità. Non chiediamo allo Stato o alle istituzioni di essere ‘’assistiti’’, tramite dazi o altri metodi protezionistici. Chiediamo invece di essere aiutati a comunicare, a condurre operazioni di promozione dei nostri prodotti all'estero». Dello stesso parere anche due protagonisti del sistema moda, Stefano Marro, amministratore delegato di Malo, e Manlio Massa, direttore generale Europa di Brooks Brothers. Entrambe le aziende puntano su un modello di distribuzione efficace ed efficiente, fatto di un mix di corner shop, negozi monomarca e vendite ai grandi magazzini di fascia medio alta. Ma soprattutto, entrambe contano sull' asset che considerano insostituibile: la qualità.
Per Malo, quasi un sinonimo di ‘’cachemire made in Italy’’, i risultati sono ottimi: «A fine ottobre, dice Marro, registreremo una crescita a due cifre del fatturato. Abbiamo appena inaugurato due punti vendita in Giappone, a Osaka e Tokyo, e abbiamo piani di espansione in Medio Oriente (Kuwait, Bahrein ed Egitto). In Italia, in autunno abbiamo inaugurato nuove licenze di franchising a Brescia e Verona».
Ancora all'inizio il cammino italiano di Brooks Brothers, storico marchio americano di abbigliamento maschile. Il primo negozio monomarca è aperto da pochi mesi nel centro di Milano e, come spiega Manlio Massa «tutti gli obiettivi economici sono stati rispettati». Per il futuro, sono in programma altre aperture in Italia e in Europa, sia di negozi monomarca, sia di corner all'interno di grandi magazzini.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 2/12/03 a cura di Pambianconews